Recensione: "La passione" di Indigo Bloome
Abbiamo aspettato per secoli questa unione definitiva, la comunione delle nostre relazioni, per finire insieme ciò che da sempre siamo destinati a fare ed essere. È molto più del sesso, di un rapporto fisico, o anche del dono del matrimonio. Ciò che stiamo vivendo insieme in questo istante va oltre la religione e i confini dell'infinito.

Titolo: La passione
Autrice: Indigo Bloome
Casa editrice: Newton Compton Editori
Genere: dark romance, erotic romance
Serie: Incontri proibiti (3)
Pagine: 286
Prezzo: 9,90€ (formato cartaceo), 3,99€ (formato e-book)
TRAMA
Dopo essere stata rapita e sottoposta a esperimenti sessuali, la dottoressa Alexandra Blake sta cercando di tornare alla sua vita di sempre. Ma non è facile, perché ormai è troppo coinvolta nel gioco perverso che l'ha spinta a esplorare il lato oscuro del desiderio e l'ha lasciata preda di un inebriante miscuglio di sensazioni. Prigioniera di emozioni travolgenti cui non riesce più a rinunciare, Alexandra deve cercare di conciliare le decisioni del passato con le scelte del futuro. Sa che la chiave per accedere ai segreti che vorrebbero conoscere i suoi rapitori e il suo amante Jeremy è nascosta dentro di lei, ma l'unico modo per trovarla è lasciarsi condurre in un altro lungo viaggio alla scoperta di nuovi e sempre più sconvolgenti rituali erotici. Fino a scoprire a cosa sembra essere destinata... Si lascerà travolgere dalla passione?
RECENSIONE
Eccoci arrivati, finalmente, alla fine della serie degli Incontri proibiti.
Con questo terzo e FORTUNATAMENTE ultimo romanzo della serie degli Incontri proibiti siamo passati a tutto un altro livello di follia.
Cosa ***** ho appena letto?
Indigo Bloome ha scritto questo terzo romanzo differenziandolo tantissimo dai due precedenti; e se per il primo la parola che associavo a tutta la storia era "fiducia" - o "follia" - e per il secondo quella parola era "assurdità", per questo terzo romanzo me ne vengono in mente più di una: "complessità", "superficialità" e "non-sense".
"Complessità" perché la struttura è più elaborata: abbiamo più problemi che devono essere risolti e più misteri che devono essere svelati, quindi abbiamo più capitoli narrati da più punti di vista in cui si affrontano le varie problematiche (abbiamo capitoli narrati dal punto di vista di Alexa, abbiamo capitoli narrati dal punto di vista di Jeremy e poi abbiamo capitoli narrati dal punto di vista di Salina e di Martin). Questo aspetto del libro è qualcosa che ho apprezzato veramente veramente tanto perché mi ha dato una visione più completa dello sviluppo del finale della serie. In pratica il lettore non viene mai tagliato fuori ma si sente, al contrario, coinvolto in ogni aspetto della vicenda (cosa che non è successa nel primo romanzo e nemmeno nel secondo nonostante l'aggiunta del POV di Jeremy): lo considero un grosso punto a favore.
Ciò che disapprovo però è un po' tutto il resto.
Come ho già anticipato ho visto molta superficialità nella scrittura di questo romanzo, a mio parere vengono trattati tanti temi importanti e viene messo in mezzo addirittura anche il concetto di spiritualità nelle sue più varie e insolite sfaccettature; e che, secondo me, come spiegazione a tutti gli interrogativi che sia i protagonisti sia i lettori si pongono dall'inizio de La seduzione è estremamente forzata. Mi è sembrata addirittura una scelta "casuale": come se la Bloome fosse arrivata ad un punto della storia talmente estremo da rendersi conto di non essere un grado di dare una spiegazione sensata e razionale che potesse soddisfare i lettori (in pratica ha inserito l'unica cosa che poteva giustificare il tutto e al contempo le consentisse di non dover dare ulteriori spiegazioni: l'universo, il destino, gli dei... insomma, tutte cose che l'uomo non può spiegare nè controllare, sono così e basta).
Ciò che mi ha fatto storcere ancora di più il naso è stato il non-sense con cui è stata presentata la spiritualità: l'aspetto spirituale di tutto il passato di Alexa, di come affronta ciò che sono i misteri del suo corpo e di come il tutto viene giustificato con il desiderio sessuale. Per quanto, come ho già detto nelle recensioni dei precedenti libri, io possa condividere con la protagonista il fatto che comprendere la propria sessualità sia un aspetto importante della vita di ogni individuo, in questa serie il sesso viene dato come giustificazione ad ogni singola cosa: ogni errore ha come giustificazione la voglia di fare sesso, ogni situazione viene risolta prevalentemente facendo sesso, ogni emozione - o quasi - viene espressa soprattutto con il sesso e tutta questa storia ha avuto inizio con del sesso nella vasca da bagno di un hotel a 5 stelle. É qualcosa di davvero stancante: nel primo libro la presenza dominante di questa tematica la potevo comprendere, nel secondo romanzo in un certo senso anche, ma arrivati al terzo il fatto che sia un pensiero costante - quasi esclusivo - per ogni personaggio (Alexandra su tutti) diventa monotono e soprattutto estenuante e... sì, noioso.
Un'altra cosa che ho disapprovato fin dai primi capitoli de La passione è stata la mancanza pressoché totale di personalità da parte di quasi tutti i personaggi: nel momento in cui subentra la figura di Leo tutti sembrano pendere dalle sue labbra e sembrano perdere istantaneamente e completamente la propria personalità , appunto, e il proprio pensiero individuale. Accettano le sue decisioni come se fossero legge e non si soffermano neanche per un secondo a pensare che è un essere umano come tutti gli altri e che le sue uniche particolarità sono il fatto di essere assurdamente ricco e il modo di parlare filosofico ed enigmatico; inoltre nella situazione di pericolo e di estrema incertezza in cui si trovano, fare affidamento così tanto su un'altra persona senza avere la minima prova concreta che abbia ragione o che ciò che propone sia la soluzione lo trovo in completa contraddizione con tutto ciò che è stato detto precedentemente ne La seduzione e La tentazione.
Qual è il mio pensiero in definitiva? Nonostante lo stile coinvolgente e talvolta persino spiazzante della Bloome a questo libro non posso dare più di 3☆.
Sorry not sorry, Indigo ma, sul serio: cosa ti sei fumata per scrivere un libro del genere?!

Autrice
Cecilia