Recensione: "Iron Flame" di Rebecca Yarros
"Violence, ricorda che il corpo è fragile, ma tu sei indistruttibile."
"Indistruttibile", ripeto a me stessa, mentre il professor Grady mi conduce via.

Titolo: Iron Flame
Autrice: Rebecca Yarros
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Serie: The Empyrean Series (2)
Genere: romantasy
Pagine: 672
Prezzo: 18,90€ (formato cartaceo), 11,99€ (formato e-book)
TRAMA
Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all'accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l'addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite. Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l'uomo che ama. Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l'ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest'anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all'accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.
RECENSIONE
Se pensavo che Fourth Wing avesse demolito tutte le mie certezze sul Continente e ciò che lo riguarda, leggere Iron Flame mi ha dimostrato che non avevo capito proprio nulla. OTTIMO!
Questo romanzo si potrebbe benissimo riassumere con una parola: ansia.
L'ho iniziato pensando "ok, il finale di Fourth Wing è rimasto aperto quindi ha senso che il sequel inizi già con un bel po' di azione perché bisogna chiudere quella questione". Ecco. Sbagliato, Ceci.
Ma andiamo con ordine e partiamo dai personaggi: c'è stata un'ulteriore evoluzione? Ci sono piaciuti? Non ci sono piaciuti?
Per quanto riguarda Violet, se in Fourth Wing mi era piaciuta molto, in questo romanzo mi sembra nata ieri. Non 'è un modo gentile per dirlo, è semplicemnte un'illusa, tanto che in più occasioni avrei voluto dirle "tesoro, non è che se conosci una persona da tutta la vita questa non può decidere di prederti in giro e passare al lato oscuro". Ancora non mi spiego come sia possibile un cambiamento del genere da un libro all'altro.
Xaden: l'uomo perfetto... almeno per il 95% del libro. Non posso farvi spoiler, vi dico solamente che è stato letteralmente perfetto per la maggior parte del libro: ha detto le cose giuste, è arrivato sempre al momento giusto, si è comportato sempre in modo impeccabile... fino al penultimo capitolo in cui mi ha fatta arrabbiare non poco. E devo ancora metabolizzare la cosa.
La novità delle novità, però, sono stati i volatori. Ebbene sì, in Iron Flame non solo capiamo qualcosa in più sui cavalieri di grifoni ma questi si ritroveranno addirittura a dover fare squadra e ad allenarsi con i cavalieri di draghi per fronteggiare la minaccia più importante per tutto il Continente: i Venin e le loro viverne.
Per concludere, quindi, che insegnamenti posso trarre dai primi due volumi della Empyrean series? Che Rebecca Yarros gode a vedermi soffrire, vuole farmi venire un infarto ma soprattutto vuole dimostrare a tutti i suoi lettori in giro per il mondo che tutto quello che pensiamo di sapere in realtà è un'enorme ca***ta.
Detto ciò, aspetto con ansia Onyx Storm e spero che non mi provochi un attacco isterico.
Grazie Rebecca.
Autrice
Cecilia