Recensione: "Storie fantastiche delle vacanze" di Charles Dickens

23.08.2025
Nelle mappe c'è un paese che vi mostrerò, dove i bambini possono fare tutto quello che vogliono. Vivere in quel paese è davvero un incanto. I grandi sono costretti a ubbidire, e non è mai concesso loro di stare in piedi fino a tardi, tranne il giorno del compleanno.

Titolo: Storie fantastiche delle vacanze

Autore: Charles Dickens

Casa editrice: Feltrinelli

Genere: raccolta di racconti

Pagine: 96

Prezzo: 6,90€ (formato cartaceo)

Autoconclusivo

TRAMA

Quattro racconti per l'infanzia di un grande maestro dell'Ottocento. La sospensione dell'incredulità è il presupposto di un racconto introduttivo uscito dalla penna di un bambino di otto anni. Una lisca magica che, per una sola volta può esaudire qualunque desiderio viene donata da una Fata a una piccola Principessa. Un piccolo Capitano coraggioso di nome Boldheart combatte la sua guerra personale contro le angherie del Maestro di Grammatica Latina. Distinti ed educati piccoli signori accudiscono i grandi come fossero i loro bambini, in un paese incantato dove i grandi non devono mai far tardi, devono sempre ubbidire e per punizione sono messi nell'angolino... 

RECENSIONE

Buongiorno lettori e lettrici! Rieccomi tornata sul blog dopo un po' di tempo per parlarvi della mia ultima lettura: Storie fantastiche delle vacanze di Charles Dickens.

Questo libro è una raccolta di brevi racconti che mi ha colpito fin da subito per lo stile semplicemente delizioso. La particolarità sta nel fatto che ogni storia è inventata e narrata da un bambino o una bambina diverso, e questo continuo alternarsi di voci ci permette non solo di conoscere tanti punti di vista, ma anche di immergerci nella visione del mondo — e degli adulti — così come poteva apparire agli occhi dei bambini dell'epoca.

Pur distaccandosi molto da quello che siamo abituati a leggere nelle opere più celebri di Dickens — pensiamo a Oliver Twist o a Tempi difficili, qui i bambini non sono solo personaggi, ma diventano i veri e propri autori e narratori delle storie. E trovo che proprio in questo aspetto risieda l'unicità di questa raccolta: dietro le parole dei piccoli protagonisti sembra quasi di intravedere il piccolo Charles Dickens bambino, con la sua sensibilità e la sua immaginazione.

Certo, non mancano i richiami al contesto storico: siamo nella metà dell'Ottocento, gli anni della rivoluzione industriale e delle grandi difficoltà sociali. Dickens, che nella sua vita sperimentò anche il lavoro minorile per aiutare il padre, non rinuncia qui al suo sguardo critico, ma lo rielabora con una voce più semplice, immediata e a tratti infantile (specialmente nell'ultimo racconto - "Mrs Orange" - dalla penna della più piccola delle narratrici).

Il risultato è un'opera che a livello linguistico appare scorrevole e accessibile, ma che in realtà custodisce idee molto più complesse: la visione di Dickens adulto si intreccia ai pensieri del Dickens bambino. Ed è proprio questo contrasto che mi ha conquistata.

In quanto amante di Dickens - da quando da piccola ho letto per la prima volta Canto di Natale - l'ho apprezzato davvero tanto.

Consigliato se cercate una lettura leggera e originale per l'estate.


Autrice

Cecilia